Il Conto Termico 2.0 sta dando buoni risultati con una ottima spinta ai progetti verdi di privati e Pubblica Amministrazione come dimostrano i dati a consuntivo del Gestore dei Servizi energetici. Dall’avvio del meccanismo al primo gennaio 2017, risultano ammesse all’incentivo quasi 26mila richieste, per un totale di circa 92 milioni di incentivi impegnati, di cui 74 afferenti a interventi effettuati da privati e 18 milioni a quelli realizzati invece dalle PA. Continua a leggere...
Il Conto Termico 2.0 sta dando buoni risultati con una ottima spinta ai progetti verdi di privati e Pubblica Amministrazione come dimostrano i dati a consuntivo del Gestore dei Servizi energetici. Dall’avvio del meccanismo al primo gennaio 2017, risultano ammesse all’incentivo quasi 26mila richieste, per un totale di circa 92 milioni di incentivi impegnati, di cui 74 afferenti a interventi effettuati da privati e 18 milioni a quelli realizzati invece dalle PA. In vigore dal 31 maggio 2016, il Conto Termico 2.0 potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno già introdotto dal decreto 28/12/2012, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono PA, Società Cooperative, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alla PA.
Limitatamente agli incentivi riconosciuti in accesso diretto, l’impegno di spesa annua cumulata per il 2016 si è attestato a 36 milioni, di cui 28 per i privati e 8 milioni per le PA. Per quanto riguarda il 2017 è di 23 milioni, di cui 21 per i privati e 2 milioni per le PA mentre, per il 2018, è di 6 milioni, di cui 4 per i privati e 2 milioni per le PA. Nel mese di dicembre sono pervenute circa 2.500 richieste di concessione dell’incentivo che hanno fatto registrare un incremento del 300% rispetto alla media registrata nei primi 4 mesi del 2016 (pari a circa 830 richieste al mese). L’impegno di spesa annua riferibile agli incentivi richiesti mediante prenotazione è determinato all’avvio lavori, per la quota di acconto, e alla conclusione degli stessi per il saldo.
Oltre ad essere aumentata la dimensione degli impianti ammissibili, è stata snellita la procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo. Si è innalzamento il limite per la loro erogazione in un'unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5mila euro), sia la riduzione dei tempi di pagamento che, nel nuovo meccanismo, passano da 6 a 2 mesi. Si possono dunque riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta.
La richiesta operativa degli incentivi in accesso diretto deve avvenire tramite l’apposito applicativo informatico Portaltermico, tramite il quale i soggetti, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento, compilano e inviano la documentazione necessaria per l’ammissione all’incentivo.