Durante la sesta conferenza annuale Fire dedicata ai Tee (Titoli di efficienza energetica), si è fatta maggiore chiarezza sulle nuove linee guida pubblicate il 3 aprile con il D.M. 11 gennaio 2017 con l’intervento “Certificati bianchi. Titoli di efficienza energetica a portata di mano”. Un momento di formazione con il GSE per far chiarezza sui progetti ammissibili alle modalità di valutazione dei risparmi, dalle procedure di controllo e verifica agli strumenti di supporto.
Per quanto riguarda i progetti ammissibili, sono stati introdotti nuovi criteri sulla misura che premiano l'utilizzo di sistemi di monitoraggio e un approccio più attento ai dati, e il concetto di responsabilità fra proponenti e titolari, elemento positivo che porta chiarezza nel ruolo tra le vari parti. Inoltre, lo schema spinge ancora più la qualificazione delle figure professionali, come l'EGE, nonché delle ESCO e delle imprese. In generale, se da un lato la complessità dello schema lo fa apparire a prima vista meno appetibile di strumenti quali l'iper e il super ammortamento, porterà nel tempo a benefici in termini di know-how e competitività.
C'è attesa sulle guide operative e sul contratto tipo che il GSE dovrà emanare ed è emersa la volontà di costruire un dialogo costante tra le parti (GSE Ministeri ed operatori), per far sì che concetti e passaggi complessi possano trovare una piattaforma di confronto comune. Infine si propone per il futuro l'introduzione del ravvedimento operoso come strumento per gestire problemi di entità limitata nell'ambito dello schema.
Il GSE ha delineato molti chiarimenti di natura operativa, definendo i soggetti chiamati ad operare nel meccanismo e le modalità con cui farlo. Ai fini della presentazione dell'istanza per l'accesso al meccanismo, il nuovo decreto definisce che il soggetto proponente è colui che presenta l'istanza per la richiesta di incentivo al GSE, mentre il soggetto titolare del progetto è quello che sostiene l'investimento per la realizzazione del progetto di efficienza energetica. Il soggetto proponente può anche non coincidere con il soggetto titolare. Ai fini dell'erogazione dei certificati bianchi, i rapporti tra il GSE e il soggetto titolare (e soggetto proponente, se diverso dal titolare e percettore di TEE) è disciplinato dal contratto tipo approvato dal Ministero dello sviluppo economico e pubblicato sul sito istituzionale del GSE.
È possibile visionare i materiali della conferenza Fire tenutasi a Milano lo scorso 30 maggio:
Considerazioni sul meccanismo – Dario Di Santo, FIRE
Le nuove linee guida dei TEE: cosa cambia nella presentazione dei progetti, la responsabilità degli operatori, gli strumenti – Luigi Risorto, GSE