Finalmente è stata pubblicata la bozza della Legge di Bilancio 2017, che chiarisce almeno in parte l'indirizzo politico e le misure che verranno intraprese in tema di riqualificazione energetica e recupero del patrimonio immobiliare esistente.
Il governo pone maggior fiducia su tre strumenti che possono dare un enorme contributo alla rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente: il Sismabonus, Detrazione 50% su ristrutturazioni e il nuovo Ecobonus. Il primo legato a interventi di adeguamento sismico di singole unità immobiliari ma soprattutto condomini, il secondo e il terzo ripropongono fino al 31 dicembre 2017 incentivi connessi rispettivamente alla ristrutturazione edilizia e a interventi di efficientamento energetico di edifici.
L'evoluzione e le nuove opportunità conseguenti al nuovo Ecobonus sono legate al fatto che sarà valido fino al 31 dicembre 2021 se gli interventi di riqualificazione energetica verranno fatti su condomini. Inoltre, sui condomini, l'incentivo potrà coprire fino al 70% della spesa sostenuta nel caso in cui gli interventi siano atti a riqualificare almeno il 25% dell'involucro edilizio, e fino al 75% se verrà certificato un miglioramento della prestazione di climatizzazione invernale ed estiva. La spesa totale sostenuta da ogni singola unità immobiliare non potrà però superare i 40.000 euro e il rimborso IRPEF/IRES avverrà in 5 rate annuali (attualmente sono 10 rate annuali).
Da ricordare inoltre che la scorsa finanziaria aveva prorogato fino al 31 dicembre 2016 anche l'acquisto, la messa a punto e l'installazione di sistemi di controllo a distanza degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva oltre che aver introdotto, per i soli condomini incapienti (cioè i ricadenti nella cosiddetta "no tax area"), la possibilità di cedere il credito di imposta ai fornitori che hanno eseguito i lavori; quindi delle soluzioni interessanti e molto vicine alle operazioni svolte dalle ESCO (Energy Service Company).
Quindi occhi puntati soprattutto su condomini, in quanto per i prossimi cinque anni potranno essere i protagonisti principali della rigenerazione urbana in Italia.
Ora si dovrà attendere la sua totale conferma o meno ma, dato che dovrà passare nelle mani dei vari organi Camera, Commissione di Bilancio e Senato, non è detto che possano mancare modifiche, tenendo comunque presente che dovrà essere approvata in via definitiva entro fine anno.